giovedì 15 dicembre 2011

OTEHI - DA INTERVIEW (ITALIAN VERSION)

"Nosiy Spirit", Otehi's debut cd, is running wild in the underground! So, it's the right time for an interview to know something more about this awesome band! An english version of this interview will come very soon, stay tuned! Ultra thanx to Otehi & horns up!


DA INTERVIEW

Iniziamo con una di quelle evergreen: come/quando/dove/perché? Da quali band arrivate e dove volete “andare” con questa combo? E soprattutto wtf significa Otehi?

Eccoci!! Il progetto ''Otehi'' nasce nel Marzo del 2011, in una delle tante sala prove di Roma, arriviamo dal Punk, dal Metal e dalla sperimentazione psichedelica.
Il primo approccio tra di noi è stato fulminante e fin da subito proiettato verso i toni bassi e lisergici dello Stoner e delle Jam Desert Rock. Abbiamo da subito dato un nome al progetto: OTEHI. Ci piaceva l'idea di usare un nome con un messaggio, un suono pesante, una parola visionaria e antica, e che sposasse bene con un immaginario negativo e allucinanto, e siamo precipitati nel linguaggio del popolo Sioux, nella lingua Lakota.
Otehi letteralmente si può tradurre in ''tempi difficili'', ma il pronuncirla aveva un valore molto più spirituale, era un periodo buio, una fase collettiva del popolo, una visione sciamanica del male.

Le prime recensioni di Noisy Spirit che circolano sul web sono tutte molto positive (giustamente). Questo dimostra quindi che basta fare un buon lavoro con passione o serve anche essere ammanicati? Il disco è molto potente e allo stesso tempo “suadente” (se mi passate il termine) e con un approccio molto diy; pugni e carezze (carezze dalla mano di qualcuno strafatto, ma sempre carezze sono) convivono molto bene nel vostro sound… Vi va di raccontare della progettazione/realizzazione di Noisy Spirit?

Abbiamo costruito molto, in cinque mesi di sala prove antecedenti a Noisy Spirit, volevamo un album che contenesse parte di quel lavoro, e siamo riusciti a tirane fuori una suite che ricorda un concept album. La registrazione è stata una full immersion di sette giorni in una summer session tra il sole della Valle D'Itria e tra mixer e amplificatori dello studio che abbiamo montato per il ''rito''.
L'autoproduzione in questo caso ha giocato un ruolo importante. Il sound di Noisy Spirit è molto energetico, si percepisce il movimento che ha una presa diretta, mixato poi in studio. Da Monolith & Monolith a Desert Rider il sound si alterna tra un muro sonoro/sporco e parti ''liquide''.
Questo risultato c'è piaciuto molto, ed anche se la produzione non è tra le migliori abbiamo pensato di spedirlo comunque nella Stoner comunity dei blog che seguono questo genere, il parere esterno alla band è importante e l'autopromozione nel web è indispensabile per un progetto autoprodotto, è stato molto interessante come una band fresca come la nostra ha trovato spazio nei siti dove viene publicizzata buona musica. Tutto questo non può essere che una forte passione per il proprio lavoro, sia da parte dei blogger che da parte delle bands.

Quali sono le vostre principali influenze, non solo in campo musicale, e qual è l’immaginario in cui si muovono gli Otehi? E qual è l’immaginario che volete costruire soprattutto! Di cosa parlano i vostri testi?

Seguiamo e viviamo molto il mondo dell'Heavy Rock e quello psichedelico delle vecchie tendenze, ma anche le sperimentazioni sonore contemporanee. Vorremmo fare degli Otehi un unica Opera concettuale, una visione d'insieme tra musica, immagine e ricerca psicoacustica, veniamo dal Teatro, dall'Illustrazione, dalla Pittura, lavoriamo con le immagini ogni giorno, tendiamo a dare uno show che va verso il rituale sonoro, come accadeva ogni volta che si celebrava un rito sacro nelle antiche popolazioni, era il suono a dettare i tempi di movimento nella rappresentazione, crediamo molto nei popoli Animisti, alcuni di noi seguono (come oggetto di studio) il Taoismo e lo Sciamanesimo, la ricerca del vuoto e del ''conosci te stesso'', ma anche il mondo naturale/animale è un aspetto che ci affascina, quel regno selvatico che fa paura all'uomo oggi.
Ecco! Tutto questo, restituito a volumi elevati, come possono essere quelli dell'Heavy Psych.
Nella suite ''Noisy Spirit'' si parla di un incontro, quello tra l'uomo e il suo spirito guida che giace a terra stanco di guidarlo verso il cammino, destinadolo a rimenere nel buio. Una situazione, questa, davvero Otehi!!
Situazione che si ripete in ''Savage Land'', dove uno sciamano ti ricopre di terra o in ''Monolith & Monolith'' dove non c'è speranza; il sentire, la tristezza, la nostra vita, le visioni....tutto racchiuso in un monolite che è il corpo che abitiamo. Mentre ''Desert Rider'' porta la speranza di un viaggio che si può affrontare anche da soli, basta aprire davvero la propria percezione sensitiva.

Quanto incide una città come Roma sulla vostra musica/vostre vite? È una Roma a mano armata?

Roma è una città antichissima, un antichità che si può ancora vedere tra l'asfalto e lo smog, ma è anche la sede del Vaticano e del Governo che imprigionano ancora tutta l'Italia.
Con la sola musica non si può sconfiggere questo sistema, e per questo tra le strade si combatte a suon di ''san pietrini'' con chi ostacola la voce del Popolo.
Noi ci viviamo e ci lavoriamo, ma appena possiamo scappiamo in altri luoghi per prendere ispirazioni positive per la nostra musica.


Come vi trovate nella scena capitale/nazionale/mondiale? Ma ha ancora senso parlare di scena o dovremmo dire come vi trovate con quelli che seguono la stessa musica che fate/ascoltate?

Roma offre davvero molte bands Stoner/Doom, e si può parlare di scena, bands che abbiamo seguito e che seguiamo, ma il nostro inserimento nella capitale è ancora minimo, molte bands sono legate tra loro, e proprio per questo si può parlare di scena, che si è costruita e che si amplierà (speriamo) anno dopo anno, molti live club ospitano eventi Stoner/Doom/Heavy Psych, ed è facile incontrare sempre gli stessi ''fanatici''.
Noi puntiamo a suonare poco nella ''nostra'' città, crediamo nei Live Event, unici, costruiti bene, anche se a volte incontriamo molte difficoltà con i Club romani.

Negli ultimi tempi pare che il doom/stoner (assieme al black metal) sia il genere che più sta (r)innovando il metal grazie a sperimentazioni, flirt con altri generi (a volte un tantino azzardati, ma chi non risica non rosica) e quant’altro… Che ne pensate? Vi sentite più tradizionalisti o più proiettati verso il futuro?

Crediamo che con lo stoner/doom si possa arrivare davvero ad alti livelli di sperimentazione Heavy Rock, staccandosi dal sound classico ed inserendo elementi di ogni tipo, si può vedere in ogni band un sound differente, ognuna con un carattere proprio. Si può fare ancora molto con questo genere che arriva a colpire chiunque, gli amanti dei toni bassi psichedelici e i fanatici delle atmosfere lente e pesanti, seguiremo questa larga strada che ci dà la possibilità di giocare con qualsiasi mezzo che stimola l'ascolto, mentre per il Black Metal, a partepoche cose, è meglio ricordare i classici Nordeuropei!!!

Ci sono già progetti futuri in cantiere in casa Otehi?

Questo EP ci ha stimolato molto, arriverà un videoclip, e stiamo già costruendo il full-lenght, e abbiamo davvero tanta voglia di registrare Split Albums con Stoner-bands di tutte le parti del globo.........se lo vorranno!

A sto giro è tutto! A voi la chiusura e grazie mille per la disponibilità!

Il sodalizio con la Cosmic Swamp Records é stato per noi un onore.
Sostenete i progetti underground di creazione e distribuzione libera della musica!!!



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