AGAMOTTO
(illustration by Danilo Quo Vadis from Agamotto digipack cd interior art)
Partiamo
dalle basi: come e quando nasce il progetto Agamotto? E chi sono gli Agamotto?
Singolare o plurale? Passato o presente? Casualità o
libero arbitrio? Agamotto è il frutto di una serie di eventi che portano ad
incontrarsi, discutere, progettare, suonare, registrare, trovare nuove domande
nelle risposte.
Agamotto è una ricerca. Una supervisione da un punto ancora sfocato. Una supervisione senza interferenze. Osservare e riferire. Può essere considerato alla stregua umana di un Voyeur, di quelli che continuano a girare intorno, senza mai scendere dalla macchina.
Agamotto è una ricerca. Una supervisione da un punto ancora sfocato. Una supervisione senza interferenze. Osservare e riferire. Può essere considerato alla stregua umana di un Voyeur, di quelli che continuano a girare intorno, senza mai scendere dalla macchina.
Ci
sono state influenze particolari che vi hanno spinto?
Il limite dettato dalla mortalità.
L'impressione
che da l'ascolto del vostro primo lavoro è che si tratta di un lavoro molto
personale, con suoni ancestrali che danno il via a viaggi interiori, è quello
che volete trasmettere?
La nostra intenzione è quella di creare dei paesaggi
sonori; o ancora meglio delle situazioni nelle quali immergersi e muoversi a piacimento,
con annessi anche i rischi dell’inoltrarsi in un ambiente alieno in un viaggio
che continua infinito. Un mondo che prende forma da uno sguardo all'altro. Mai
rimane immobile, mai ti lascia il tempo di pensare. Il viaggio si, di fatto,
nonostante i muscoli si muovono, è sempre interiore.
Mi
ha colpito l'utilizzo, per il titolo delle canzoni, di nomi di persone e personaggi.
Ci volete dire chi sono? E perchè danno voce agli Agamotto?
Le parole contengono un infinità di materia
impalpabile che ci permette di plasmare i rapporti, le opinioni e le idee nostre
ed altrui. Magari una parola per noi non significa nulla di particolare se non l’oggetto/creatura/azione
a cui è associata, mentre in altre persone smuove fardelli emotivi che non immaginiamo
nemmeno. Le parole sono subliminali. Non sono le stesse per tutti, ma sono
sempre subliminali.
Cosa
vedete, dall'occhio di Agamotto?
Un’inquadratura in primissimo piano di qui e adesso
che si allarga sempre di più, sempre di più.
Ringraziandovi
per il tempo dedicato, vi lascio spazio per le ultime considerazioni, e per
{sapere dove trovare/ avere} informazioni su quando vi si potrà vedere live
Vorremmo ringraziare chi
ha collaborato alla realizzazione del disco, ovvero libri, dischi, film,
fumetti, quadri, persone, animali che in qualche modo sono entrati in contatto
con noi nell’arco della nostra vita ed abbiamo avidamente assimilato per poter
essere i noi di adesso. Agamotto rimane, a tutti gli effetti, una mutazione.
Quello che cambia sarà sempre il punto di vista. Anche se l'occhio rimarrà
indomito, il corpo e la mente saranno legati all'inconscio. Non l'occhio, solo
esso è cosciente. L’abisso ci vede benissimo, siamo noi che ci giriamo intorno
fingendo di non vederlo.
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